A cura di Anna Baroni
Il
problema
è
che
non
esiste
nessun
test
per
questo
"capriccio"
genetico.
Assicuratevi
quindi
di
proteggere
(e
controllare)
la
pelle
esposta
al
sole
e,
in
più,
le
parti
del
vostro
corpo
che
possono
essere
a
rischio
di
"macchie
solari",
come
gli
occhi.
L'effetto
comunque
dipende
molto
dal
tipo
di
pelle
di
ogni
persona
(fototipo):
chi
ha
la
carnagione
scura
è
meno
sensibile
ai
raggi
UV
rispetto
a
chi
ha
i
capelli
biondi
o
rossi,
la
pelle
chiara
e
gli
occhi
azzurri.
Anche
le
parti
del
corpo
non
sono
tutte
ugualmente
sensibili:
gli
occhi,
il
naso,
le
labbra
sono
più
sensibili
di
braccia
e
gambe.
I
bambini
e
gli
anziani
inoltre
sono
più
sensibili
degli
adulti.
Un
elemento
importante
è
l'ora
del
giorno
in
cui
ci
si
espone
al
sole:
tra
le
11
e
le
15
il
sole
è
più
pericoloso,
soprattutto
laddove
siano
presenti
superfici
riflettenti
la
luce,
come
la
neve,
specchi
d'acqua
e
sabbia.
Per
iniziare
SENZA
RISCHI
è
bene
non
effettuare
un
massimo
di
due
sedute
settimanali
che
siano
lampade
solari
o
raggi
ultravioletti
che
si
irradiano
dal
sole,
ed
è
importantissimo
usare
sempre
una
protezione
da
4
a
6
per
poi
passare
ad
abbronzanti
più
attivi.
Per
uso
interno
si
può
assumere
del
macerato
di
carota
che
aiuta
a
prevenire
le
scottature
e
ad
ottenere
una
super
abbronzatura.
E’
importante
dare
il
giusto
valore
alla
pulizia
della
pelle,
considerarne
le
caratteristiche
specifiche,
e
le
differenze
legate
al
sesso.
La
pelle
maschile
infatti,
a
causa
del
testosterone,
produce
più
sebo
e,
quindi
è
spesso
più
grassa
di
quella
femminile,
più
secca
e
con
un
grado
di
acidità
più
elevato
a
causa
della
circolazione
maggiore
e
più
superficiale.
Lo
strato
corneo
è
più
spesso
e
le
impurità
tendono
ad
ostruire
i
pori.
E’
consigliabile
quindi,
sia
per
l’uomo
che
per
la
donna,
per
il
raggiungimento
di
risultati
migliori
ed
anche
come
prevenzione
una
pulizia
del
viso
e
proteggere
la
pelle
quotidianamente
con
balsami
e
creme.
Ma
l’esposizione
ai
raggi
UV
non
ha
solo
rischi
ha
anche
effetti
positivi.
Infatti
forse
non
tutti
sanno
che
nel
nostro
organismo,
abbiamo
sostanze
chiamate
ENDORFINE,
con
una
struttura
chimica
e
un
meccanismo
simile
a
quello
degli
oppiacei
il
cui
effetto
neuropsichico
è
potentissimo,
infatti
il
loro
elevato
livello
nel
cervello
ha
un
effetto
ansiolitico,
antidepressivo,
sedativo
ed
ipnotico.
Gli
aumenti
improvvisi
del
livello
delle
endorfine
donano
una
forte
sensazione
di
intenso
benessere
psicofisico
e
una
sola
esposizione
ai
raggi
UV
può
aumentare
del
41%
la
quantità
di
endorfine:
l’abbronzatura
aumenta
quindi
la
sensazione
di
benessere
pari
ad
una
buona
attività
aerobica!
Inoltre
come
è
noto
l’esposizione
ai
raggi
UV
stimola
anche
la
produzione
nell’organismo
della
preziosa
VITAMINA
D,
che
presiede
allo
sviluppo
e
alla
buona
conservazione
dell’apparato
osseo.
Recenti
studi
hanno
dimostrato
che
la
vitamina
D
è
in
grado
di
prevenire
il
cancro
alla
mammella,
al
colon
e
alla
prostata.
Una
ragione
in
più
per
esporsi
alla
luce
solare
o
ai
raggi
UV,
ma
sempre
senza
esagerare
e
nella
coscienza
di
utilizzare
ed
avvalersi
di
tutte
le
tecniche
e
le
modalità
di
prevenzione
e
sicurezza,
dai
trattamenti
e
protezioni
per
il
corpo
all’assicurarsi
della
qualità
delle
apparecchiature
utilizzate
e
alla
serietà
e
competenza
del
Centro
a
cui
ci
si
rivolge.
Un
buon
centro
seguirà
passo
a
passo
il
suo
cliente
aiutandolo
nelle
giuste
scelte
e
circondandolo
di
impianti
posizionati
in
ambienti
adeguati
per
un’abbronzatura
senza
rischi
e
senza
stress.
Le
sedute
di
doccia
solare
o
lettino
solarium
si
possono
effettuare
tutto
il
periodo
dell’anno,
anche
in
inverno,
soprattutto
per
chi
ha
passato
una
vacanza
in
una
zona
tropicale
sono
consigliate
per
prevenire
eritemi
o
quant’altro
almeno
10
sedute
dell’uno
o
dell’altro!
Sappiate
che
eseguire
con
parsimonia
una
giusta
abbronzatura
porta
benefici
anche
a
chi
soffre
di
pelle
acneica,
aiutando
la
guarigione
della
stessa
dopo
avere
però
effettuato
una
personalizzata
pulizia
del
viso.