CIOCCOLATO: VIZI E VIRTU’ 

Per la gioia di adulti e bambini
Un sogno dolce chiamato CIOCCOLATO.

Le caratteristiche che deve avere un buon cioccolato

A cura di GIUSEPPE CARDUCCI

 

“Il cioccolato è divino, morbido, sensuale, profondo. Nero, sontuoso, gratificante, forte,

denso, cremoso, seducente, suggestivo, ricco, eccessivo, setoso, lussuoso, celestiale……

Il cioccolato è rovina , fortuna, piacere, amore, estasi, fantasia………. Il cioccolato ci rende perversi, risveglia in noi il senso di colpevolezza, ci spinge al peccato, ci dona la salute e infine ci rende raffinati e felici al tempo stesso”.

Questo è ciò che dice Elaine Sherman scrittrice americana, di quel nettare chiamato cioccolato.

Molti non sanno che il cacao è il seme da cui si estrae la cioccolata,  fu scoperto dagli Atzechi, e fu portato in Europa  intorno al 1500 dallo spagnolo Hernan Cortes. Molti anni dopo fu un matrimonio illustre fra Caterina, figlia di Filippo II di Spagna , con il duca Carlo Emanuele I a far si che la cioccolata entrasse nei salotti bene del capoluogo subalpino. Dal Risorgimento all’Unità d’Italia, ci fu una figura a rappresentare il popolano piemontese, il burattino GIANDUIA, il nome deriva dal contadino che lo creò, che poi nelle grandi feste di carnevale nella città di Torino, da marionetta diventò un personaggio vero. Nel 1865 nacque una novità dolciaria : un cioccolatino a forma di barchetta nella quale una parte di cacao era sostituita da nocciole piemontesi , a cui diedero il nome di GIANDUIOTTO ricordando la marionetta Gianduia, prodotta dalla Caffarel-Procher , e l’altra grande novità fù  che il cioccolatino era per la prima volta ricoperto con dorate carte stagnole e quindi fece la sua prima apparizione il cioccolatino incartato.

Una delle novità importanti che riguardano il cioccolato è che a differenza di quel che si pensa, è stato scientificamente dimostrato che non è fonte di brufoli, mal di fegato e aumento del peso, ma consumato con moderazione fa bene al cuore, al cervello, ai cinque sensi e alla tosse, il segreto sta soprattutto in una sostanza contenuta, chiamata

TEOBROMINA, stimolante del sistema nervoso centrale. Anche il cioccolato come il vino, l’olio e molti altri alimenti va degustato, innanzitutto bisogna osservare l’aspetto, che deve essere lucido e senza macchia, il suo profumo deve essere prevalentemente all’aroma di cacao, se invece sa di bruciato o medicinale è di scarsa qualità. Al tatto deve essere setoso e compatto. Abbiamo intervistato per voi un dirigente di una nota industria di cioccolato. Salvatore Minniti nella sua azienda, dopo anni di studio e progettazione, ha lanciato sul mercato il cioccolato biologico un progetto equo solidale concreto e limpidamente documentato, che affianca la lavorazione di uno dei migliori cioccolati fondenti al mondo: la linea Domori.

Oggi il sig. Minniti sta lanciando sul mercato una linea di degustazione, per la gioia dei golosi e non, con molte sorprese per il palato, perché ci spiega che “il cioccolato si gusta non si mangia”.