Mosche
ed
altri
vettori
volanti:
taxi
delle
malattie
Un
fenomeno
sempre
presente,ma
di
particolare
rilevanza
soprattutto
in
estate,
e
troppo
spesso
sottovalutato
A
cura
del
dr
(tratto
da
Gnews
Luglio’01)
In
estate
le
mosche
passano
la
loro
giornata
alla
ricerca
di
cibo.
Si
posano
sui
rifiuti
o
sulle
feci
e
“mangiano”.
Pochi
minuti
dopo
si
posano
sulla
nostra
cute,
che
può
spesso
presentare
piccole
ferite,
poco
dopo
raggiungono
una
tavola
apparecchiata
e
si
posano
sulle
pietanze.
In
questo
modo
ogni
sorta
di
microbo
viaggia
con
la
mosca,
vero
“taxi”
delle
malattie:
dai
rifiuti
al
nostro
corpo,
ed
alla
minestra.
Sia
le
zampe,
che
l’apparato
boccale
dell’insetto
trasportano
sporcizia:
si
trasmettono
in
questo
modo
gravi
malattie
come
il
colera,
fortunatamente
malattia
facilmente
controllabile
e
debellabile
nel
nostro
Paese
grazie
agli
elevati
standard
quantitativi
e
qualitativi
del
nostro
SSN,
ma
malattia
gravissima
ad
esempio
nei
Paesi
del
terzo
mondo,
e
le
più
svariate
forme
di
tossinfezioni
gastrointestinali.
Le
mosche
hanno
afflitto
la
specie
umana
e
intaccato
il
nostro
benessere
fin
dai
primordi
della
preistoria
e
la
mosca
domestica
(muscidae)
è
presente
ovunque
viva
l’uomo.
Dotata
di
un
sofisticatissimo
apparato
boccale
succhiatore
che
le
permette
di
cibarsi
di
alimenti
liquidi
o
in
sospensione,
riesce
persino
a
diluire
con
saliva
porzioni
di
cibo
solido,
grazie
alla
capacità
di
rigurgitare
sostanze
enzimatiche
sugli
alimenti
solidi
da
sciogliere,
e
digerire
più
facilmente.
Ritengo
superfluo
approfondire
che
cosa
si
verifica
quando
il
substrato
degli
interessi
della
mosca
diventi
ad
esempio
una
piccola
ferita,
esposta,
a
livello
della
nostra
cute.
Ciascuna
femmina
può
deporre
fino
a
100-150
uova
a
piccoli
gruppi,
proseguire
con
nuove
deposizioni
a
distanza
di
3-4
giorni,
fino
ad
arrivare
anche
ad
oltre
un
migliaio
di
uova
in
una
settimana.
Le
uova
vengono
deposte
su
sostanze
organiche,
specialmente
in
decomposizione,
dove
le
larve
potranno
alimentarsi
subito.
Questo
spiega
il
proliferare
di
mosche
attorno
a
depositi
di
immondizie
lasciati
abbandonati.
In
condizioni
ottimali
di
cibo
e
clima,
la
mosca
completa
il
ciclo
vitale
anche
in
soli
8-10
giorni.
In
questi
pochi
giorni
di
vita,
posandosi
su
immondizie,
feci,
e
passando
poi
sugli
alimenti,
può
essere
vet-tore
di
virus,
batteri,
uova,
larve
di
parassiti
e
altri
agenti
patogeni.
Come
difenderci
allora
dai
tanto
fastidiosi
insetti
volanti
che
mettono
a
rischio,
anche
indirettamente,
la
nostra
salute
attraverso
la
contaminazione
alimentare?
Ai
vecchi
metodi
come
in-setticidi
e
reticelle
si
sono
affiancate
moderne
tecnologie
per
la
risoluzione
del
problema.
Spesso
notiamo
in
molti
locali
lampade
per
la
cattura
degli
insetti,
che
oltre
a
non
essere
tutte
uguali,
alcune
amplificano
il
problema:
cioè
quelle
che
“friggono”
l’insetto
con
piccole
scosse
disseminano
nell’ambiente
frammenti
corporei
e
batteri
di
cui
l’insetto
è
portatore
mettendo
in
pericolo
ulteriormente
l’igiene
degli
alimenti
stessi.
Le
lampade
di
nuova
concezione,
invece,
permettono
la
cattura
degli
insetti
volanti
in
modo
silenzioso,
e
soprattutto
igienico:
gli
insetti
rimangono
interi,
evitando
così
i
rischi
di
contaminazioni
in
ambienti
alimentari.
In
alcune,
addirittura,
gli
attrattivi
non
contengono
sostanze
chimiche,
e
con
neon
UVA
danno
una
reale
garanzia
per
chi
staziona
diverse
ore
nelle
immediate
vi-cinanze
delle
stesse,
perché
non
sviluppano
emissioni
nocive
e
odori.
E
la
tecnologia
avanza
anche
in
questo
campo,
alcune
aziende
hanno
studiato
lampade
con
strutture
di
ap-poggio
per
gli
insetti,
capaci
di
aumentare
le
loro
capacità
attrattive
a
mezzo
di
specifiche
sostanze
chimiche
naturali
denominate
“feromoni”,
che
rappresentano
un
richiamo
irresi-stibile
per
l’insetto
essendo
un
messaggio
ormonale
di
tipo
aggregativo
e/o
sessuale.
Concludendo
possiamo
proprio
affermare
che,
anche
se
il
fenomeno
della
proliferazione
di
questi
dannosissimi
vettori
è
troppo
spesso
sottovalutato,
niente
viene
lasciato
al
caso.
18 SALUTE