RADIESTESIA-GEOBIOLOGIA
UN PONTE FRA SCIENZA ED EXTRASENSORIALITA’
Con il termine RADIESTESIA s’indicano le capacità extrasensoriali dell’uomo di recepire, in determinate condizioni, talune informazioni trasmesse dall’ambiente che lo circonda e che non sono recepibili dai nostri normali cinque sensi, né possono essere rilevate da apparecchiature tecnico-scientifiche.
Il termine RADIESTESIA fu coniato nel 1919 dall’abate Bayard docente presso l’Università Cattolica di Lilla e dall’abate Bouly altro celebre rabdomante, fondendo la parola latina Radium (raggio) e la parola greca Aisthesis (sensazione, percezione); quindi per radioestesia s’intende “percezione d’irraggiamento”. Il nome radiestesia è quindi relativamente moderno, ma in effetti deve ricercarsi in un fenomeno noto fin dalla più remota antichità in quanto già gli antichi cinesi, sumeri, egiziani, etruschi si servivano della bacchetta o del pendolo per le più svariate ricerche geologiche.
Nikola Tesla eminente fisico (collaborò con Edison) dichiarò: “dal giorno in cui incomincerà a studiare i fenomeni extrafisici, la scienza compirà maggiori progressi che non in tutto il tempo finora trascorso”. Carrell medico francese premio Nobel per la medicina (1912) disse: “la scienza non deve rigettare alcun fatto soltanto perché ancora non riesce a spiegarlo”. Il grandissimo radioestesista nostrano Benedetto Lavagna in merito a come spiegare il fenomeno radiestesico disse: “la radioestesia si può spiegare in cinque minuti e non si può capire in cento anni”.
Gli animali, i vegetali ed i minerali emettono radiazioni non sempre recepibili che dalla extrasensorialità del radioestesista e dobbiamo considerare che oltre ad emettere radiazioni siamo costantemente colpiti dalle radiazioni emesse da altri corpi più o meno a noi vicini. L’essere umano forma un complesso nel quale si distinguono le seguenti parti: ente radiante, persona ricevente, cervello selezionatore ed amplificante, apparato neuro-muscolare trasmittente. Le radiazioni colpiscono il corpo umano che tramite certi punti ricettori vengono trasmesse al cervello che le analizza e le trasforma in impulsi neuro-muscolari che vengono evidenziati dalle apparecchiature radiestesiche che possono essere il pendolo, le bacchette, il biotensore ecc.
Il radioestesista interpreta i movimenti dei propri strumenti secondo una sua personale convenzione, riferendosi ad oscillazioni verticali od orizzontali, movimenti rotatori destrorsi o sinistrorsi degli strumenti stessi.
Nella ricerca radiestesica dovranno formularsi una o più domande relativamente all’argomento in esame ed i movimenti del pendolo daranno la risposta che si avvicinerà tanto più alla realtà quanto più il radioestesista sarà capace ed esperto.
QUALE RADIESTESIA
Dalla maggior parte dei radioestesisti si tende a suddividere la radioestesia in due branche fondamentali: Radiestesia Fisica e Radiestesia Mentale. Per radiestesia fisica si qualifica l’azione radiestesica volta direttamente alla ricerca oggettiva sul posto stesso della ricerca, per esempio la ricerca di una vena d’acqua direttamente sul terreno ove si presume si trovi l’oggetto della nostra ricerca. Ricerca su persone, direttamente su loro stesse. In questi casi si riceve direttamente la radiazione emessa dal soggetto o dalla zona esaminata, il nostro sistema neuromuscolare esamina, qualifica e quantifica la ricezione e dà la risposta al quesito tramite i movimenti degli strumenti usati per la ricerca stessa.
Per radiestesia mentale si intende quel tipo di ricerca radiestesica tendente ad ottenere informazioni al di fuori del luogo oggetto della ricerca e/o senza la presenza della persona da esaminare. La ricerca radiestesica mentale viene anche intesa come teleradiestesia. Ovviamente la radioestesia fisica viene maggiormente accettata e compresa rispetto a quella mentale in quanto appare più logica la risposta che si ottiene operando direttamente sul soggetto, rispetto ed un esame effettuato su una carta geografica o su una planimetria relative a soggetti distanti centinaia e certe volte migliaia di chilometri dall’esaminatore.
Per effettuare una ricerca radiestesica mentale è necessario che il radioestesista sia in possesso di ciò che in linguaggio radiestesico è chiamato “testimone”. Per testimone si intende una cosa che appartenga fisicamente al soggetto o un indumento da questi usato. Testimone può essere una ciocca di capelli, un batuffolo di cotone impregnato con poche gocce di sangue, di saliva o di urina. In questi testimoni si rileva l’impronta biologica che permette l’esame radiestesico. Altro testimone può essere una foto o qualche riga di scrittura, comunque i primi testimoni sono migliori per la ricerca rispetto agli altri.
La radioestesia può essere esercitata praticamente da qualsiasi persona, purché questa affini le sue facoltà sensoriali; si potranno avere radioestesisti con maggiori capacità rispetto ad altri, ma questo rientra in tutte le attività dell’uomo. Abbiamo avuto ed abbiamo sommi scienziati ed altri pur bravi ricercatori ed artisti inferiormente dotati seppure sempre validissimi.
RADIESTESIA
si
qualifica
come
parascienza,
quindi
assolutamente
niente
in
comune
con
magia
e
cartomanzia.
La
radioestesia
si
basa
su
fattori
magnetici,
considera
l’uomo
come
una
stazione
radio
trasmittente
e
ricevente
cioè
emittente
onde
magnetiche
(i
vari
esami
clinici
come
elettrocardiogramma,
encefalogramma,
risonanza
magnetica
etc.
ne
sono
una
dimostrazione)
e
ricevente
quali
variazioni
del
tempo,
accusare
disturbi
in
vicinanza
di
emittenti
energetico
elettromagnetiche
etc.
Resta
difficile
per
un
radioestesista
onesto
capire
come
tramite
un
mazzo
di
carte
(nessuna
conduzione
elettromagnetica)
si
possa
stabilire
lo
stato
di
salute
di
una
persona
oppure
predire
il
suo
avvenire.
Comunque
i
maghi
incassano
miliardi
mentre
il
radioestesista
incassa
niente.
CAMPI
DI
APPLICAZIONE
DELLA
RICERCA
RADIESTESICA
Numerosi sono i campi di applicazione della radiestesia: ricerca di falde d’acqua e di giacimenti petroliferi o di gas, ricerche di minerali, ricerca di persone scomparse (radioestesia essenzialmente mentale) stato di salute delle persone (in questo caso il radioestesista non deve sostituirsi la medico ma eventualmente esserne il collaboratore).
Un ramo particolarmente interessante della radioestesia è la geobiologia che studia in particolare la salubrità dell’ambiente nel quale viviamo e suggerisce gli opportuni accorgimenti per migliorare il nostro habitat. Quanto sopra detto potrà essere fatto da radioestesisti particolarmente esperti. La radioestesia, per dare risposte valide e suggerimenti validi, necessita di molta esperienza, non bisogna quindi mai stancarsi di esercitarsi con assiduità e con modestia.
MARIO VANNOZZI
Radiestesia-Geobiologia