Il diabete, nelle sue varie forme, è caratterizzato da una tendenza all'iperglicemia, responsabile della maggior parte dei segni e sintomi legati a tale patologia.
Un
diabetico sottoposto a terapia farmacologica efficace ha le stesse probabilità
di contrarre la malattie oro-dentarie rispetto ad un individuo sano; viceversa
la mancanza di un adeguato controllo metabolico determina una
condizione di alto rischio per le patologie gengivali e dentarie, specie quelle
su base flogistica e con complicanza settica.
A
livello del cavo orale infatti, lunghi periodi di iperglicemia
danneggiano inizialmente soprattutto le gengive, rendendo molto più probabile
una sovrapposizione settica. Il processo secondo il quale l'iperglicemia causa
danni nel cavo orale , secondo gli studi recenti, non dipende dalla quantità di
zucchero presente nella saliva o "in bocca" dei soggetti diabetici, ma
da un deficit immunitario.
Il
paziente diabetico scompensato è un immunodepresso, le sue risposte immunitarie
verso le infezioni sono alterate e perciò è esposto maggiormente alla
formazione della placca batterica. Infatti
l'iperglicemia determina: una riduzione della funzione dei leucociti
polimorfonucleati e dei fibroblasti, diversi difetti chemiotattici, una
modificazione della microflora orale. Le gengive a
lungo infiammate si ritirano, creando delle sacche che diventano dei veri
serbatoi di germi. Il paziente può non avere alcuna precisa percezione e spesso
giunge all'osservazione dell'odontoiatra solo in fasi cronicizzate, quando già
molti denti sono caduti o stanno per cadere.
Parimenti
l’accumulo della placca batterica contribuisce nel diabetico alla maggiore
insorgenza di carie dentale rispetto all’individuo normale.
Le
strategie di prevenzione delle patologie settiche della bocca nei
pazienti diabetici sono alla base di programmi preventivi e informativi
nazionali ed internazionali.
Il WHO - CDC ha istituito servizi di "sorveglianza dentaria"
appositamente dedicati alle persone diabetiche, enfatizzando l'importanza
dell'igiene orale e rimarcando i dati di una recente stima che riguarda gli USA
secondo la quale almeno il 10 - 15 per cento dei soggetti anziani soffrono di
periodontopatie e tra questi i diabetici sono prevalenti.
Carie dentale e periodontopatia sono state indagate in 182 bambini e
adolescenti affetti da diabete, di età compresa tra i 6 e i 18 anni, che sono
stati reclutati per uno studio caso-controllo condotto presso la Divisione
Periodontale del Columbia University Medical Center (Columbia University School
of Dental and Oral Surgery NY - USA). Questi giovanissimi diabetici sono stati
confrontati con 160 soggetti di controllo non diabetici e, sebbene non vi
fossero differenze significative tra i due gruppi per quanto riguardava la
presenza di carie, i bambini e i ragazzi diabetici mostravano una significativa
presenza di gengiviti e di placca batterica.
Gli autori della ricerca concludono enfatizzando l'importanza di una precoce
attenzione alle patologie potenzialmente settiche del cavo orale delle persone
diabetiche, dato che i risultati ottenuti hanno confermato ampiamente l'ipotesi
di partenza secondo la quale i cambiamenti che si notano nel periodonto dei
diabetici sono già presenti in tenera età.
Articolo
redatto in data 11/06/2007
Indirizzo
e-mail dell’autore: giovannitaliercio@virgilio.it