Diabete e INFEZIONI della bocca

 

dr. Giovanni Taliercio Medico Chirurgo, Livorno

Specialista in Odontostomatologia   Specialista in Igiene e Medicina Preventiva

Il diabete, nelle sue varie forme, è caratterizzato da una tendenza all'iperglicemia, responsabile della maggior parte dei segni e sintomi legati a tale patologia.

Un diabetico sottoposto a terapia farmacologica efficace ha le stesse probabilità di contrarre la malattie oro-dentarie rispetto ad un individuo sano; viceversa la mancanza di un adeguato controllo metabolico determina una condizione di alto rischio per le patologie gengivali e dentarie, specie quelle su base flogistica e con complicanza settica.

A livello del cavo orale infatti, lunghi periodi di iperglicemia danneggiano inizialmente soprattutto le gengive, rendendo molto più probabile una sovrapposizione settica. Il processo secondo il quale l'iperglicemia causa danni nel cavo orale , secondo gli studi recenti, non dipende dalla quantità di zucchero presente nella saliva o "in bocca" dei soggetti diabetici, ma da un deficit immunitario.

Il paziente diabetico scompensato è un immunodepresso, le sue risposte immunitarie verso le infezioni sono alterate e perciò è esposto maggiormente alla formazione della placca batterica.  Infatti l'iperglicemia determina: una riduzione della funzione dei leucociti polimorfonucleati e dei fibroblasti, diversi difetti chemiotattici, una modificazione della microflora orale. Le gengive a lungo infiammate si ritirano, creando delle sacche che diventano dei veri serbatoi di germi. Il paziente può non avere alcuna precisa percezione e spesso giunge all'osservazione dell'odontoiatra solo in fasi cronicizzate, quando già molti denti sono caduti o stanno per cadere.

Parimenti l’accumulo della placca batterica contribuisce nel diabetico alla maggiore insorgenza di carie dentale rispetto all’individuo normale.

Le strategie di prevenzione delle patologie settiche della bocca nei pazienti diabetici sono alla base di programmi preventivi e informativi nazionali ed internazionali.
Il WHO - CDC ha istituito servizi di "sorveglianza dentaria" appositamente dedicati alle persone diabetiche, enfatizzando l'importanza dell'igiene orale e rimarcando i dati di una recente stima che riguarda gli USA secondo la quale almeno il 10 - 15 per cento dei soggetti anziani soffrono di periodontopatie e tra questi i diabetici sono prevalenti.
Carie dentale e periodontopatia sono state indagate in 182 bambini e adolescenti affetti da diabete, di età compresa tra i 6 e i 18 anni, che sono stati reclutati per uno studio caso-controllo condotto presso la Divisione Periodontale del Columbia University Medical Center (Columbia University School of Dental and Oral Surgery NY - USA). Questi giovanissimi diabetici sono stati confrontati con 160 soggetti di controllo non diabetici e, sebbene non vi fossero differenze significative tra i due gruppi per quanto riguardava la presenza di carie, i bambini e i ragazzi diabetici mostravano una significativa presenza di gengiviti e di placca batterica.
Gli autori della ricerca concludono enfatizzando l'importanza di una precoce attenzione alle patologie potenzialmente settiche del cavo orale delle persone diabetiche, dato che i risultati ottenuti hanno confermato ampiamente l'ipotesi di partenza secondo la quale i cambiamenti che si notano nel periodonto dei diabetici sono già presenti in tenera età.

 

Articolo redatto in data 11/06/2007

Indirizzo e-mail dell’autore: giovannitaliercio@virgilio.it