Quando il dipendente diventa TESTIMONIAL\CLIENTE

Il collaboratore spesso può influenzare le vendite o vanificare i nostri piani di marketing

 A cura di ACHILLE D’ONOFRIO

 Employee Relationship Management; strategie di Motivazione ed Engagement con lo scopo di rendere le persone fonte di valore.

Quante teorie provengono dagli Stati Uniti per la motivazione del personale tanto da considerare il nostro collaboratore un testimonial\cliente.

Gli Stati Uniti hanno una grande flessibilità nel mercato del lavoro; licenziare il personale è molto più semplice che in Italia!

Eppure è proprio negli States che “fioriscono” le grandi teorie di motivazione del Personale tanto da trasformare il dipendente in un Testimonial, in uno  “sponsor interno” che moltiplica i clienti, quelli con la C maiuscola, quelli che ci fanno incrementare il fatturato.

Vi racconto un  aneddoto.

Ho conosciuto diversi anni fa un imprenditore famoso per essere estremamente “spassoso” quando si recava dai propri clienti, barzellette e pacche sulle spalle erano abituali ed a Natale quando si recava da questi  non era molto lontano dall’immagine di Babbo Natale, vuoi per l’età, vuoi per il carico di doni e di riconoscenza che riversava sui propri clienti.

Quando entrava nella propria Azienda invece si trasformava completamente: ombroso, intrattabile, irascibile “urlante”, diventava un Manager Gabbiano.

Immaginate un Gabbiano che entra in un Ufficio;sbatte le ali facendo un gran frastuono, emette suoni sgradevoli, sporca dappertutto, spacca sicuramente qualcosa e quando finalmente abbandona l’Ufficio immaginate cosa lascia: un ambiente irriconoscibile che di utile e costruttivo  non ha proprio nulla!.

I collaboratori di vendita poi, li trattava se possibile anche peggio …spesso neanche li salutava!

L’ultima cosa che avrebbero fatto i propri collaboratori e acquistare i prodotti che produceva, e così i conoscenti di questi e così via , dando vita al “passaparola”.

Il collaboratore è un cliente anche da questo punto di vista, se chi lavora in azienda non compra la merce prodotta e magari ne parla malissimo come possono mai acquistare  le altre persone che lo circondano?

 Il dipendente spesso può influenzare le vendite o vanificare i nostri piani di marketing ,potrebbe diventare uno …”spot al negativo”, il messaggio  potrebbe giungere per esempio così al nostro potenziale cliente:”ci sarà un motivo tecnico se un dipendente produce parti di un autovettura e non acquista quell’autovettura?”

L’avvento dell’Euro porterà inevitabilmente a galla i problemi dell’imprenditoria italiana, l’impossibilità di “svalutare” che ha mascherato anni di inefficienze e scarso utilizzo della pianificazione finanziaria ed industriale. La differenza la farà una competizione con sempre più regole comunitarie; la farà la gestione delle risorse umane, ma fino a quando vi saranno imprenditori che licenziano per capriccio e che non attuano una seria programmazione queste teorie rimarranno made in USA e noi continueremo a lagnarci come facciamo con il pallone dove la colpa è quasi sempre dell’arbitro; così noi italiani resteremo una Repubblica fondata sul pallone e non sul lavoro come recita l’articolo n°1 della nostra Costituzione.

Strategia d’impresa e coinvolgimento delle risorse umane  rivolte alla soddisfazione del Cliente, rispondiamo concretamente alla concorrenza.