FULMINI
GLOBULARI:un
fenomeno
noto
da
tempi
remoti
Oltre
10
mila
le
testimonianze
-
Formulate
teorie
chimiche,
elettromagnetiche
e
persino
nucleari
A
cura
del
dr
MARCELLO
PIFFERI
(tratto
da
Gnews
LUGLIO’01)
a
studiare
solo
da
un
paio
di
secoli
senza
però
riuscire
a
darne
una
spiegazione
completa
e
convincente.
Parleremo
cioè
dei
fulmini
globulari
(in
inglese
“lighting
balls”)
quel
fenomeno
per
cui
appaiono
all’improvviso
palle
luminose
mobili
di
breve
durata
(da
pochi
secondi
ad
un
minuto
o
poco
più)
con
dimensioni
che
variano
generalmente
da
2
a
50
centimetri,
anche
se
sono
state
riportate
dimensioni
inferiori
ad
1
centimetro
e
superiori
a
10
metri.
Da
sottolineare
però
che
queste
dimensioni
sono
sempre
state
calcolate
“ad
occhio”
in
quanto
non
è
mai
stato
possibile
avere
fotografie
od
altre
misurazioni
attendibili
di
questo
fenomeno
proprio
perchè
imprevedibile
e
non
riproducibile
in
laboratorio.
Il
loro
colore
è
generalmente
bianco-giallastro,
rossastro
ma
a
volte
anche
bluastro;
spesso
tende
ad
essere
più
luminoso
al
centro
e
talvolta
sembra
girare
su
se
stesso.
In
genere
non
è
statico
ma
si
muove
a
velocità
non
elevata
(5m/sec
calcolati
come
media)
con
moto
discendente
od
orizzontale
al
terreno
con
percorsi
spesso
non
rettilinei
ed
anche
a
zig-zag.
Data
la
scarsa
luminosità
di
questi
fenomeni,
paragonabili
a
quella
di
un
lampione
stradale,
la
loro
presenza
nelle
ore
diurne
viene
rilevata
solo
a
distanze
piuttosto
ravvicinate
dell’ordine
della
decina
di
metri
e
spesso,
ma
non
sempre,
in
occasione
di
forti
perturbazioni
elettriche
dell’atmosfera
quali
violenti
temporali
o
addirittura
tornado.
Il
maggior
numero
di
avvistamenti
è
avvenuto
nei
Paesi
dell’ex
URSS
ed
in
Giappone,
i
mesi
privilegiati
sono
stati
luglio
ed
agosto.
Anche
in
Italia
sono
state
comunque
numerose
le
testimonianze
riguardo
la
loro
esistenza.
È
stato
calcolato
che
una
persona
su
130
circa
abbia
la
possibilità
di
osservare
un
fulmine
globulare
nell’arco
della
propria
vita.
Altra
caratteristica
interessante
dei
fulmini
globulari
è
quella
di
penetrare
o
addirittura
potersi
formare
all’interno
di
abitazioni
ed
anche
in
luoghi
perfettamente
chiusi
(come
ad
esempio
aeroplani);
numerose
sono
le
testimonianze
in
questo
senso.
Riguardo
la
loro
pericolosità
sono
state
riportate
notizie
di
danni
anche
abbastanza
gravi
su
persone
o
cose
venute
in
contatto
con
fulmini
globulari
specialmente
se
di
dimensioni
sufficientemente
grandi.
L’energia
in
essi
contenuta
sembra
infatti
paragonabile
a
quella
sviluppata
per
combustione
da
una
quantità
equivalente
di
sostanza
infiammabile.
L’odore
emesso
nella
fase
finale
della
loro
esistenza,
esalato
con
botto,
sibilo
od
anche
silenziosamente,
è
stato
riportato
essere
simile
a
quello
dell’ozono,
dello
zolfo,
dell’ossido
di
azoto
ma
anche,
in
rari
casi,
a
quello
dell’ammoniaca
o
del
catrame
bruciato.
Sinora
sono
state
raccolte
nel
mondo
più
di
10
mila
testimonianze
sull’esistenza
dei
fulmini
globulari
e
molte
di
più
probabilmente
sarebbero
se
la
gente
fosse
maggiormente
a
conoscenza
del
fenomeno
e,
anche
se
tra
gli
scienziati
non
c’è
accordo
sulle
loro
cause
fisiche,
la
loro
esistenza
reale
sembra
ormai
essere
indubitabile
.
Per
spiegare
il
fenomeno
sono
state
formulate
teorie
chimiche,
elettromagnetiche
e
persino
nucleari
ma
sinora
non
si
è
riusciti
a
trovare
una
teoria
convincente
per
spiegare
tutte
le
proprietà
dei
fulmini
globulari
per
cui
la
ricerca
e
le
discussioni
sono
ancora
in
pieno
sviluppo.