Adattamento
del
corpo
all’acqua
ed
alla
pressione
A
cura
di
FRANCESCO
CICCARELLI
in
collaborazione
con
SPAZIO
SUB
(LIVORNO)
(tratto
da
Gnews
LUGLIO’01)
Tutti
noi
amanti
della
vita
sottomarina
ci
siamo
chiesti
(e
dovremmo
sempre
ricordare),
quali
sono
gli
effetti
dell’aumento
di
pressione
e
quello
che
comporta
al
corpo
del
subacqueo.
La
pressione
“ambiente”
con
riferimento
alla
subacquea
è
la
somma
della
pressione
atmosferica
più
quella
idrostatica.
Al
livello
del
mare
la
pressione
atmosferica
è
circa
un
bar,
che
equivale
alla
forza
esercitata
su
di
un
centimetro
quadrato
da
una
colonna
d’aria
alta
quanto
l’atmosfera
terrestre.
L’acqua
è
molto
densa
e
perciò
più
pesante
dell’aria,
quindi
la
sua
pressione
aumenta
rapidamente
scendendo
in
profondità.
Infatti
già
a
10
metri
ci
sono
due
bar
di
pressione:
uno
dato
dalla
pressione
atmosferica,
ed
uno
dalla
pressione
idrostatica
che
viene
misurata
in
bar
di
pressione
ogni
dieci
metri
di
discesa.
Avete
mai
provato,
anche
da
bambini,
a
tuffarvi
per
recuperare
degli
oggetti?
Il
dolore
alle
orecchie
che
già
avvertivate
a
2,
3
metri
di
profondità
era
l’effetto
dell’aumento
di
pressione
sui
vostri
timpani.
Il
corpo
umano
è
composto
dal
70%
d’acqua
ed
il
30%
da
solidi
e
gas,
solidi
e
liquidi
non
si
possono
comprimere,
ma
i
gas
che
sono
contenuti
nelle
cavità
nasali,
nei
seni
della
fronte
e
nei
polmoni
sì.
Questo
significa
che
il
subacqueo
scendendo
in
profondità
dovrà
fare
i
conti
con
l’aumento
di
pressione
circostante,
compensando
la
differenza
di
pressione
per
evitare
guai.
Infatti,
per
evitare
di
sentire
dolore
alle
orecchie,
si
compensa
stringendo
le
narici
con
due
dita
e
soffiando
dolcemente.
ALIOTTA
IL BANCO CORALLINO O REEF
I
coralli
sono
agglomerati
di
piccoli
animaletti
che
si
chiamano
polipi
(celenterati),
da
non
confondere
con
i
polpi
che
sono
molluschi.
Questi
animaletti
si
attaccano
ad
una
roccia
e
si
circondano
lentamente
di
strutture
protettive
ramificate.
Vivendo
in
colonie
producono
una
struttura
scheletrica
calcarea
che
forma
il
banco
corallino
o
reef.
I
più
estesi
banchi
di
corallo
esistenti
oggi
si
formarono
circa
200-300
milioni
di
anni
fa.
I
vi
ari
tipi
di
corallo
Si
conoscono
molti
tipi
di
corallo:
alcuni
sono
delicatissimi,
altri
possono
tagliare.
Tra
i
coralli
duri
il
corna
d’alce
è
tra
i
più
belli
ma
molto
tagliente,
e
si
trova
nei
mari
dei
Ca-raibi.
Il
corna
di
cervo
è
simile
al
primo
ma
ha
una
forma
più
cilindrica.
Il
corallo
cervello
è
tra
i
più
numerosi.
Il
corallo
stella
assomiglia
ad
una
spruzzata
di
fiori.
Il
corallo
lattuga
somiglia
ad
una
foglia
d’insalata.
Tra
i
coralli
morbidi
troviamo
la
gorgonia
che
è
anche
flessibile.
Il
ventaglio
di
mare
è
uno
tra
i
più
belli
e
può
avere
forme
diverse
secondo
la
profondità.
I
coralli
neri
e
quelli
rossi
sono
altri
esempi
di
coralli
morbidi.
Per
evitare
di
distruggere
questi
spettacoli
naturali
è
importante
ricordarsi
di
stare
a
distanza:
è
più
bello
apprezzare
i
banchi
corallini
con
gli
occhi
che
con
le
mani.
Nel pro